I simboli e la memoria

Philancy Holder

Stupore e sottigliezza coesistono nell’opera di Maria Teresa Romitelli, maestra di inattesi accostamenti. Il suo tocco è abile ma mai facile, i contenuti elusivi però mai oscuri. Da qui il fascino dei suoi dipinti.
Romitelli lavora con gli elementi del sùo mondo, sia nelle forme che nei colori. Vede, assorbe, trasforma e mostra la natura in tutta la sua misteriosa bellezza. Allo stesso tempo ella suggerisce il contributo dell’uomo accennando un muro screpolato, o il tì·ammento di un disegno. A volte l’inclusione è aperta, altre sfumata. Vivendo e dipingendo su di un colle che domina Spoleto, Romitelli può osservare la natura splendida del luogo e insieme le forme architettoniche della città in di stanza. Quasi mai assenti sono gli azzurri del cielo, e le ambre variegate delle albe e dei tramonti riflesse sugli edifici color dell’ocra. Ella sembra registrare la luce mutevole che, sotto di lei, illumina e accende i muri antichi di Spoleto.
Gli ori dell’autunno e degli oggetti preziosi, ori antichi e nuovi che sempre trovano accoglienza nelle sue tele, spesso teneri come un bisbiglio velato da una garza sottile o da uno strato di vernice trasparente, ma a volte presenti quanto in uno sfondo di pala d’altare
medioevale. La gamma particolarmente profonda degli azzurri ha spesso un carattere marino che rimanda non al cielo ma al mare d’Ital ia, o forse a quello della Sardegna così amata dall’artista. E sempre il bianco immacolato della tela, la luce di ogni suo dipinto.
Entrano nelle tele frammenti architettonici, pezzi isolati di pavimenti e di muri, tessere dì mosaico – tanti piccoli spunti per dare voce al passato. Il faticoso fluire del tempo e la sua memoria lacerata si esprimono nelle particelle strappate alla materia che l’artista applica alle sue composizioni. A volte, dietro un pensiero, ella sembra deliberatamente volerne celare un altro, così come le stratificazioni della storia si sovrappongono per poi manifestarsi quando il tempo matura. E tale è la dinamica della sua ispirazione.
Nelle loro trame perfette, di cui r artista è maestra sicura, le superfici di Romitelii esaltano il moto del tempo. Ella non elabora casualmente ma adopera con accortezza la trama per dar corpo ad una forma, per contribuire all ‘ idea di un antico artefatto, per suggerire lo scivolare del tempo. Se consente ad una nota casuale di restare, essa viene con cura usata ed esaltata, con attenzione infinita. Il tema del rosone medievale è solo uno dei molti temi che mostrano quanto fluidi e allo stesso tempo accurati siano gli effetti della sua trama: così per l’uso sapientemente misurato dell ‘oro. Si ha sempre l’impressione che ogni elemento sia trattato con mano ferma, precisa e insieme sensibilissima.
Il piacere nell’ammirarne le opere aumenta negli anni, con la progressiva scoperta di spessori sempre nuovi. La lettura dei suoi dipinti non si limita mai a donarci una gioia estetica di superficie.
C’è in loro quiete e sfida, un connubio che non sbiadisce nel tempo. L’ ouevre dì questa artista altro non è che un moderno classico.

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